Produzione Letteraria

“La Danzatrice Bendata a bordo di uno strampalato Idro-Volante” 

Un viaggio introspettivo verso la consapevolezza di sé, che porta a vedere come l’altro è realmente.  Raccolta di poesie scritte nell’arco di anni. (pubblicato a Novembre 2010)

INDICE:

– Preludio

– Il Primo Giorno dell’Unicorno

– Introduzione al Diario

– Attesa di qualcosa di migliore

– Aspettazione differita

– Lacrime dal cielo

– Miraggio nel Deserto del Cuore

– La caduta della Libellula

– Il fiore senza petali

– La Spina

– In-Visibile

– Impossibile

– Il prezzo della Danzatrice Bendata

– Il buco del cuore

– Singolarità Imperscrutabile

– Lode all’Autore di tutto il creato

– Lampi di benedizione

– L’eco di un attimo

– Sul Tradimento

– L’autunno che accende le foglie

– Fotografia

– Tracce di Paradiso

– Prefazione alla poesia: “L’invisibile tortura dell’amore mancato”

– L’invisibile tortura dell’amore mancato

– L’Introspezione

– Epilogo

Lettura della poesia: “Attesa di Qualcosa di Migliore” (tratto da “La Danzatrice Bendata a bordo di uno strampalato Idro-Volante” di Claudia Pellegrini)

La Giuria del Concorso Internazionale di Poesia “Gran Galà della Poesia”, tenutosi a Milano nel 2014 con il Patrocinio della Regione Lombardia, ha premiato la poesia “Attesa di qualcosa di migliore” con una Menzione d’Onore ed inserendola in una Antologia che raccoglie le poesie premiate:

Commento del Dott. Carmine Correale (poeta, scrittore, saggista) alla poesia:“L’invisibile tortura dell’amore mancato (incaprettamento emotivo)”

“Presumo che questi suoi significativi versi, nascono spontaneamente dalle sue ferventi idee creative di sorrisi e di gioia, in uno spazio visivo di sofferenze, patimenti e torture immaginarie, sicuramente coinvolta e un po’ trascinata dalla fantasia creativa avvolgente, che a volte evapora dal profondo dell’animo oltre il limite dell’immaginario”.

Spesso succede anche a me che il pensiero si trasforma in una macchina di idee portentose che straripano da ogni parte e a stento riesco a porre un freno, catturando improvvisamente e arginando dei versi spontanei suggeriti dalla mente, che in quei momenti assorti, potrei scrivere qualunque assunto fantastico, senza nemmeno rendermi conto, o poterli controllare e prevedere.

I versi di questa poesia della nostra amica artista Claudia Pellegrini, sono la prova lampante che la nostra ragione è una macchina straordinaria capace di stupirci in ogni momento della vita, trasportando il nostro poetare verso quel confine irreale, che non conosce limiti nella scrittura, specialmente quando si verificano degli sbalzi emotivi-creativi incontrollati dall’equilibrio psico-fisico e dalla mente.

A mio avviso credo che ben pochi artisti è pensatori, sono in grado di eguagliare l’estro creativo artistico e poetico di Claudia Pellegrini e io sono riuscito ad intuirli, poiché anche a me accade la stessa cosa di scrivere e poetare in modo spontaneo ed istintivo.”